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Reggia di Caserta
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LA MIA SQUADRA DEL CUORE
Il primo scudetto 1955/1956 Con l’inizio degli anni ‘50 la Fiorentina entra a far parte delle grandi del calcio italiano, dopo un periodo di risultati non eccezionali. Una volta terza, una quarta e due volte quinta tra il 1949/50 e il 1954/55: questi piazzamenti fanno da preludio alla trionfale stagione 1955/56, in cui la Fiorentina vince il suo primo scudetto. Nell’estate 1955 il presidente Befani aveva completato un team già competitivo, acquistando la stella Julinho e la rivelazione Montuori. Fin dalle prime partite la Fiorentina allenata da Bernardini fa capire che è la più forte: alla terza giornata passa da dominatrice sul campo della Juventus con un 4-0 che non ammette discussioni. Alla settima giornata aggancia l’Inter in vetta alla classifica, all’ottava va in testa da sola e da quel momento vi resta collezionando 33 risultati utili consecutivi. I viola si arrendono solo all’ultima giornata battuti 1-3 a Genova dai rossoblù. A cinque giornate dalla fine la Fiorentina festeggia aritmeticamente il titolo: è il 6 maggio 1956 quando si verifica il pareggio per 1-1 a Trieste. A fine stagione saranno 12 i punti di vantaggio sulla seconda, il Milan. Il trascinatore della stagione fu Virgili autore di 21 gol. Segato e Gratton furono gli unici che disputarono tutte e 34 le partite. Nella stagione 1955-1956 la Fiorentina conquista il suo primo storico tricolore al termine di una stagione dominata con una sola sconfitta e 12 punti di distacco sulla seconda in classifica.
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Il secondo scudetto 1968/1969 Quello del secondo scudetto viola fu il campionato delle outsider. La giovane Fiorentina di Bruno Pesaola, che pure aveva deluso dopo le prime giornate, raggiunsero il Cagliari in vetta, poi all'ultima giornata del girone d'andata pareggiarono a Varese e lasciarono ai rossoblu il titolo platonico di campioni d'inverno. Con il girone di ritorno iniziò una baruffa tra Cagliari, Fiorentina e Milan. Inizialmente sembrò che fossero i sardi a spuntarla, poi il 9 marzo i rossoblù caddero in casa contro la Juventus e la Fiorentina balzò in testa, stendendo il Lanerossi. Il campionato continuò con la Fiorentina che non perdeva un colpo. Non resse il ritmo il Milan, mentalmente distratto dalla corsa che lo porterà al trionfo di Madrid in Coppa dei Campioni. L'11 maggio, espugnando Torino i viola si laurearono per la seconda volta nella loro storia Campioni d'Italia; i punti di vantaggio su Milan e Cagliari alla fine furono quattro e, come nel campionato 1955-56, i viola persero una sola partita, quella contro il Bologna. Capocannoniere viola dell’anno dello scudetto fu Maraschi, 14 gol. I sempre presenti Superchi, Ferrante, De Sisti (capitano fino al 1974) e lo stesso Maraschi. La Fiorentina chiude il campionato senza nessuna sconfitta esterna, record della serie A a 16 squadre. La tipica formazione nell’anno dello scudetto della Fiorentina era: Superchi in porta, Rogora, Mancin, Brizi e Ferrante in difesa, Esposito, Merlo e De Sisti a centrocampo, Amarildo, Maraschi e Rizzo in attacco; tra le ottime riserve spuntano gli ottimi innesti dell’attaccante Chiarugi, del difensore Stanzial e del centrocampista Pirovano. Un ottimo mix condito dall’allenatore argentino Bruno Pesaola, che ha permesso a Firenze e a tutti i tifosi viola di passare momenti indimenticabili della nostra storia.
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